Sicurezza sul lavoro: quali sono le recenti modifiche avvenute nel 2023

Sicurezza sul lavoro: quali sono le recenti modifiche avvenute nel 2023

La normativa italiana è, come noto, alquanto complessa in ogni ambito, in particolar modo per quel che riguarda tutte quelle leggi inerenti al mondo del lavoro. Lo sanno bene tutti gli imprenditori, piccoli o grandi che siano, che devono assolvere a quanto previsto dal legislatore, cercando di stare al passo con tutte le eventuali novità che, di volta in volta, vengono introdotte.

Un tema, più di altri, risulta estremamente importante: la sicurezza sul posto di lavoro. La normativa, in tal senso, è davvero articolata e, giustamente, dev’essere puntigliosamente rispettata, onde evitare che l’Italia torni ad essere il fanalino di coda europeo in tema di sicurezza sul lavoro. Passi avanti, nel corso degli anni, sono stati fatti. La strada, tuttavia, resta ancora lunga.

Sicurezza sul lavoro: i dati del 2022 sono solo in parte incoraggianti

E’ indispensabile, quindi, avvalersi della consulenza e professionalità di esperti in tematiche inerenti alla sicurezza sul lavoro per adempiere, compiutamente, a quanto previsto dal legislatore e formare e sensibilizzare il personale su un tema di estrema importanza in qualsiasi ambito lavorativo. Su questa pagina, https://gruppomaurizi.it/sicurezza-sul-lavoro/, troverai maggiori info a riguardo.

La sicurezza in ambito legislativo è stata disciplinata dal D.Lgs. n, 81/2008, ma nel corso del 2023 sono state inserite nuove norme che ogni singolo imprenditore, ogni singolo dipendente e ogni singolo cittadino devono essere a conoscenza, riguardanti, principalmente, la prevenzione. Essa, d’altro canto, è fondamentale per evitare spiacevoli accadimenti in ambito lavorativo.

Un aggiornamento a distanza di quindici anni dall’entrata in vigore del Decreto Legge, in virtù anche di quanto accaduto negli ultimi tre lustri, era abbastanza scontato accadesse. Vediamo insieme nel dettaglio, quindi, quali sono le principali novità inserite, che si pongono l’obiettivo primario di abbattere il numero di infortuni sul lavoro, che resta particolarmente elevato nel nostro paese.

Basta guardare, infatti, ai numeri: rispetto al 2021, lo scorso anno si è registrato un incremento di infortuni del lavoro piuttosto cospicuo (da 474.000 a 607.000) con un marcato aumento di coinvolgimento di persone del gentilsesso (+50%). Risultano fortunatamente in calo, invece, gli infortuni con esito mortale, che calano del 18% rispetto al 2021.

Quali sono le novità introdotte nel 2023 in ambito di sicurezza sul lavoro

La principale novità introdotta nel corso del 2023 riguarda, in primis, l’obbligo della nomina di un medico competente e l’estensione degli obblighi di sorveglianza come stabilito dall’articolo 18 del decreto stesso. Il medico competente, oltretutto, ha l’obbligo di richiedere al lavoratore la cartella sanitaria rilasciata dal precedente datore di lavoro, che risulterà essenziale per fornire un primo giudizio di idoneità dopo l’assunzione; il medico competente, oltretutto, deve indicare il nome di un suo sostituto che ne possa fare le veci in caso di sua assenza.

Le modifiche apportate al D.Lgs. n. 81/2008, inoltre, coinvolgono direttamente il datore di lavoro, al quale spetta il compito di formare e addestrare il personale nel caso in cui utilizzino attrezzature che richiedono conoscenze o responsabilità particolari; il mancato rispetto di quanto sopra descritto può portare ad una sanzione che prevede l’arresto da 3 a 6 mesi o l’ammenda da €.3000,00 a €.7000,00.

A tutti i datori di lavori, pubblici e privati che siano, spetta il compito di rendere sempre accessibili i dati in loro possesso in merito ai fattori di rischio inerenti alla salute e sicurezza del lavoro alla Guardia di Finanza e l’Ispettorato del lavoro. Anche in questo caso, qualora non si rispettasse quanto previsto dal legislatore, sono previste ammende a carico del datore di lavoro.

D’altro canto, come previsto sin dalla nascita del Decreto che regola la sicurezza in ambito lavorativo, per reprimere il fenomeno degli infortuni del lavoro è prevista, in caso di mancata osservanza delle leggi, anche la sospensione dell’attività imprenditoriale, provvedimento che può essere emanato dall’INL, dalle Aziende sanitarie locali o dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

Sicurezza sul lavoro: i nuovi obblighi formativi in capo ad ogni singolo datore di lavoro

Quanto fin qui descritto fa ben comprendere come la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro sia estremamente delicata e complessa, nonché foriera di alcuni cambiamenti che devono essere recepiti da qualsiasi azienda. A quest’ultima, poi, spetta il compito di formare i dipendenti in tema di “sicurezza al lavoro”, volgendo lo sguardo ai professionisti del settore che, da svariati decenni a questa parte, offrono corsi di formazione in merito a questa delicata materia.

La legge, infatti, prevede che questi corsi debbano essere svolti in presenza e con cadenza perlomeno biennale oppure ogni qualvolta sia presente un’evoluzione dei rischi in corso. Un sensibile cambio di rotta rispetto al passato, che testimonia quanto il tema sia decisamente attenzionato da parte del legislatore : fino al 30 giugno 2022, infatti, una parte del corso poteva essere svolta in modalità “e-learning” e gli aggiornamenti erano obbligatori con cadenza quinquennale.

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