Come trovare lavoro online se il reddito di cittadinanza non aiuta

Come trovare lavoro online se il reddito di cittadinanza non aiuta

Il reddito di cittadinanza sicuramente sta aiutando le persone a non vivere nella povertà, però non certo a trovare un posto di lavoro. Ecco perché le persone devono cercare di uscire da questa situazione da sole in un certo senso, magari affidandosi ai portali online per trovare un impiego adatto.

Come riportato in questo articolo sul messaggero.it, chi ha iniziato a percepire il reddito di cittadinanza a giugno del 2019, continua a riscuoterlo ancora oggi. Stiamo parlando di circa il 70% delle persone. Certo, come spiega l’Istituto previdenziale tale fenomeno è dovuto in parte anche alla forte crisi che abbiamo vissuto a causa della pandemia, però non è l’unica causa.

Stiamo parlando di circa 4,65 milioni di persone coinvolte, per una spesa che arriva quasi al tetto di 20 miliardi di euro spesi. L’INPS dichiara che sono tanti i fattori comuni tra le persone che continuano a riscuotere questi soldi.

Chi continua ancora a percepire il reddito di cittadinanza

La nazionalità del richiedente, il numero di persone che forma il nucleo familiare e l’area geografica di residenza sono alcuni degli aspetti da tenere in considerazione quando si parla di persistenza nel riscuotere questo aiuto statale. La maggior parte delle persone che continua a prendere questi soldi dal 2019 a oggi sono le persone che vivono nelle Isole e nel Sud Italia.

Secondo i dati emersi, la maggior parte delle persone che beneficiano del reddito sono lontani dal mercato lavorativo. Il fatto che il 67% delle persone che lo riscuotono vivono a Sud e nelle isole, dimostra anche come il disagio economico locale è piuttosto forte a causa dall’alto tasso di disoccupazione.

I problemi del mercato lavorativo italiano

Uno dei problemi principali secondo Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria al Mef, è che l’Italia ha un mercato lavorativo pessimo. Spesso è questo stesso meccanismo infatti a portare forme di disoccupazione dalle quali è difficile uscire.

L’ideale è puntare su una riqualificazione del lavoro stesso, eliminando magari tutte quante le forme atipiche e sottopagate che non consentono alla persona di vivere dignitosamente. PierPaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, sferra un altro colpo al meccanismo lavorativo italiano. Dice infatti che negli ultimi tre anni, di 24 milioni di contratti solo 4 milioni erano a tempo indeterminato.

Tutti gli altri erano partite iva, part time, false cooperative o contratti precari. Una situazione perciò insostenibile questa e che richiede un intervento prima di tutto dello Stato, il quale deve eliminare lo sfruttamento con tutte le tipologie di lavoro precarie concesse.

Perché ha fallito il servizio del navigator?

Il servizio del navigator ha fallito dopo che è costato ben 180 milioni di euro dei soldi pubblici. Questi facilitatori erano intermediari, figure professionali che facevano parte del reddito di cittadinanza e dovevano aiutare i percettori del reddito a trovare un lavoro.

Un progetto partito in ritardo di cinque mesi che ha visto assumere quasi 3000 navigator con contratti a termine da 130.000 euro l’anno il cui ruolo doveva essere centrale nel fare da mediatori tra disoccupati, centro per l’impiego e aziende. Eppure i numero ci raccontano qualcosa di diverso. Solo 700.000 verifiche svolte, cioè una ogni due giorni. 450.000 le aziende contattate e solo 352.068 persone che percepivano il reddito di cittadinanza hanno avviato almeno un rapporto di lavoro quasi sempre a termine (fonte https://www.panorama.it/economia/navigator-reddito-cittadinanza-dati).

Un sistema fallimentare che era già stato preannunciato da alcuni solo per la difficoltà di inquadrare questa stessa figura professionale. Anche la loro collocazione nell’organico era oggetto di discussione ed erano tanti  i titolari dei vari centri regionali a non volerli. Il timore generale era quello che potevano sostituire i Cpi.

Come trovare lavoro online

A quanto punto, se neanche il reddito di cittadinanza aiuta a trovare lavoro, come possono fare le persone a reinserirsi nel mondo del lavoro? Uno dei migliori strumenti ancora una volta è il web. Basta vedere le offerte di lavoro su Lavoraconnoi.com che aumentano giorno dopo giorno. Si tratta di una delle tante piattaforme create proprio con lo scopo di rendere la ricerca nel mondo del lavoro molto più semplice ed accessibile a tutti quanti.

Il fatto che sia semplice accedere a questi portali non vuol dire comunque che sia facile trovare lavoro. Prima di tutto devi imparare a usarli bene. Compilare i vari form e inviare il curriculum non è la strategia giusta perché l’invio massivo di candidature non aumenterà le tue possibilità di essere assunto. Il primo passo da fare è selezionare in base alla tua area geografica.

Puoi scegliere la tua città o un’area all’interno della quale sai di poterti muovere tranquillamente. Dopo scegli il settore lavorativo così da vedere annunci mirati a quello che sai e puoi fare. Spesso hai anche la possibilità di selezionare tra il posto di lavoro in sede o smart working. Personalizza il curriculum vitae in base al tipo di posto che vuoi occupare, aggiungendo tutti i tuoi dati aggiornati e una foto il più possibile recente.

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