Gli incidenti sul posto di lavoro sono sempre motivo di grande preoccupazione, tanto che entrano fra le notizie di cronaca di ogni TG e approfondimento, sollevando molte questioni circa le possibili soluzioni. La sicurezza sul posto di lavoro costituisce un tema di fondamentale importanza, non solo in Italia ma a livello internazionale. L’Unione Europea si dimostra molto attenta alla questione della sicurezza sul lavoro, come testimoniato dalle molte direttive comunitarie che indicano il percorso legislativo per gli stati membri.
Nel 2008 nel nostro Paese è stata introdotta con apposito decreto legislativo n. 81, la figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), il cui ruolo è quello di garantire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori all’interno delle imprese.
Secondo le statistiche dell’INAIL, in Italia nel 2019 sono state presentate oltre 644.000 segnalazioni di incidenti sul lavoro, mentre nel 2020 questo numero è sceso a quasi 572.000. Però nel 2021 si è registrato un aumento degli incidenti sul lavoro, in parte a causa del lockdown del 2020, che ha portato molti lavoratori a svolgere le loro attività in modalità di smart-working.
Indipendentemente da queste variazioni, il numero di infortuni sul lavoro rimane sempre elevato, per questo motivo è importante non abbassare la guardia e implementare politiche e provvedimenti volti a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
In questo articolo esamineremo tutti gli aspetti legati al ruolo del RSPP, descrivendo le mansioni che deve svolgere e il percorso formativo che deve seguire per diventare un professionista qualificato in grado di svolgere al meglio questa importante funzione.
Il ruolo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Il RSPP è una figura obbligatoria per ogni azienda che abbia almeno un dipendente. La sua funzione principale è quella di garantire la sicurezza dei lavoratori e ridurre i rischi di infortuni e malattie professionali. Il RSPP deve essere un professionista qualificato e in possesso di specifiche competenze tecniche e organizzative per svolgere al meglio il suo ruolo.
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è nominato esclusivamente dal datore di lavoro, che deve scegliere un candidato con le adeguate qualifiche e requisiti. Questa figura può essere scelta tra un dipendente dell’azienda, un professionista esterno o il datore di lavoro stesso, a patto che siano in possesso delle competenze richieste.
Se il datore di lavoro decide di assumere l’incarico, sarà considerato un responsabile interno del servizio di prevenzione e protezione e dovrà comunicare la decisione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. In azienda è presente un solo RSPP, che può essere assistito dagli ASPP.
Le mansioni e le responsabilità del RSPP
Il RSPP ha molte mansioni che deve svolgere all’interno dell’azienda. Tra le principali, possiamo citare:
- Valutazione dei rischi: il RSPP deve identificare i rischi legati alle attività dell’azienda e adottare misure per prevenirli o ridurli al minimo.
- Pianificazione e coordinamento delle attività di prevenzione e protezione: il RSPP deve definire un programma di attività da svolgere per garantire la sicurezza dei lavoratori e coordinare le attività dei vari soggetti coinvolti.
- Formazione dei lavoratori: il RSPP deve formare i lavoratori sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e sui comportamenti da adottare in caso di emergenza.
- Monitoraggio dell’efficacia delle misure adottate: il RSPP deve verificare l’efficacia delle misure adottate e proporre eventuali azioni correttive.
La formazione per diventare RSPP
Per diventare un RSPP è necessario aver conseguito un diploma di scuola superiore, seguire un percorso formativo specifico e superare un esame di certificazione. Tale percorso formativo, che è regolato dall’Accordo Stato Regioni del 2016, è diviso in vari moduli e al termine di ognuno di essi si deve superare un test per accedere al modulo successivo.
Il percorso formativo è articolato in tre moduli:
- Modulo A: il modulo di base che fornisce le conoscenze generali sulla sicurezza sul lavoro.
- Modulo B: il modulo specialistico che fornisce le conoscenze tecniche specifiche in base al settore di attività dell’azienda.
- Modulo C: il modulo avanzato che fornisce le conoscenze organizzative e gestionali necessarie per svolgere il ruolo di RSPP.
La durata complessiva del percorso formativo dipende dal livello di scolarizzazione del candidato e dal modulo di specializzazione scelto. Dopo aver completato il percorso formativo, il candidato deve superare un esame di certificazione presso l’ente accreditato competente.
Le responsabilità del datore di lavoro nei confronti del RSPP
Il datore di lavoro ha alcune importanti responsabilità nei confronti del RSPP. In primo luogo, deve garantire che il RSPP abbia tutti gli strumenti e le risorse necessarie per svolgere al meglio il suo lavoro. In secondo luogo, deve garantire che il RSPP abbia accesso a tutte le informazioni necessarie per svolgere le sue mansioni e deve cooperare con il RSPP per garantire la sicurezza sul lavoro dei dipendenti.
La figura del consulente per la sicurezza
In alcune situazioni, le aziende possono avvalersi dei servizi di un consulente esterno per la sicurezza. Ci sono diverse scuole di formazione che offrono corsi per RSPP, come Innova Consulenze, che dispone di un team di professionisti qualificati e preparati per assumere la posizione di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno, a cui possono attingere per aziende di ogni settore e dimensione.
Il vantaggio di questa scelta è quella di poter contare su un consulente aggiornato, di risparmiare tempo delegando questo lavoro senza sottrarlo agli altri dipendenti dell’azienda e di poter contare su una gestione corretta con i vari organi di controllo.
Quanto guadagna un RSPP
Il guadagno di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) dipende da diversi fattori come la dimensione dell’azienda per cui lavora, l’esperienza professionale e le competenze specifiche. In generale il salario annuale può variare tra i 25.000 e i 50.000 euro lordi, anche se in alcune realtà aziendali può essere superiore.
I RSPP con anni di esperienza sul campo e una vasta conoscenza delle normative e delle procedure di sicurezza sul lavoro possono guadagnare di più rispetto a quelli meno esperti. Il ruolo del RSPP è considerato fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire gli incidenti sul lavoro. Di conseguenza le aziende tendono a investire in questo tipo di figura professionale, offrendo compensi adeguati alle responsabilità e alle competenze richieste.
Per diventare un RSPP, è necessario avere una formazione specifica in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che comprende conoscenze teoriche e pratiche.
Conclusione
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è una figura professionale di estrema importanza all’interno di qualsiasi organizzazione. Il RSPP ha molte mansioni che deve svolgere per garantire la sicurezza dei lavoratori e ridurre i rischi di infortuni e malattie professionali. Per diventare un RSPP, è necessario seguire un percorso formativo specifico e superare un esame di certificazione. Il datore di lavoro ha alcune importanti responsabilità nei confronti del RSPP e può anche avvalersi dei servizi di un consulente per la sicurezza per garantire la sicurezza sul lavoro dei dipendenti.