La tecnologia ucciderà i posti di lavoro e aggraverà le disuguaglianze, oppure porterà un lavoro più prospero e società più sane? Questa domanda preoccupa l’umanità da quando il progresso tecnologico ha sostituito alcuni lavori manuali. I servizi di un orologiaio, di un proiezionista cinematografico o di un centralinista, sono infatti meno richiesti da quando è stata sviluppata una tecnologia in grado di replicare parte dell’operatività.
Viene allora spontaneo chiedersi: come sarà il futuro del lavoro e quali saranno i lavori del futuro?
Il nostro passato ci ha insegnato che in futuro potrebbe esserci un mondo in cui la funzione delle risorse umane verrà sostituita dall’automazione.
L’esempio classico è quello di fotocamere digitali e telefoni cellulari che hanno cambiato la fotografia, costringendo i fotografi ad abbracciare tali nuove tecnologie. Per farlo, hanno dovuto acquisire nuove competenze e imparare a padroneggiare nuovi strumenti.
Infatti, lo studio e la formazione restano l’ingrediente fondamentale per poter restare al passo con i tempi. E se l’istruzione scolastica italiana sembra essere ancora un passo indietro, l’unica alternativa percorribile sembra quella della formazione personale. Investire in percorsi formativi specializzanti, come quelli offerti dal sito www.corsi.it, permette infatti di costruire solide basi per il proprio futuro lavorativo.
Qual è il futuro del lavoro nel 2030?
PwC – un network multinazionale di imprese di servizi professionali – ha realizzato Workforce for the Future, un report che racchiude le previsioni di quattro possibili mondi del lavoro nel 2030, tutti chiamati con nomi di colori diversi.
Il mondo rosso è quello in cui la tecnologia consentirà alle piccole imprese di attingere a vasti serbatoi di informazioni, competenze e finanziamenti. Mentre gli imprenditori si affideranno a servizi in outsourcing per i processi relativi alle risorse umane, la concorrenza per i talenti sarà spietata e chi avrà le competenze più richieste in futuro otterrà i compensi più alti.
Al contrario, il mondo blu prevede che le aziende globali diventeranno più grandi, potenti e influenti che mai. Le aziende considereranno le loro dimensioni e la loro influenza come il modo migliore per proteggere i loro margini di profitto. E anche qui, i migliori talenti saranno ferocemente contesi dalle aziende.
Nel mondo verde ci sarà la promozione di una forte agenda etica ed ecologica da parte delle imprese. Tale approccio deriverà dalle richieste dell’opinione pubblica in merito, dalla scarsità di risorse naturali e dalle normative internazionali che diventeranno sempre più severe.
Infine il mondo giallo è quello in cui lavoratori e aziende cercheranno un significato e una rilevanza maggiori. I lavoratori troveranno autonomia, flessibilità e realizzazione lavorando per organizzazioni con forti standard etici e sociali. In tale contesto, il concetto di retribuzione equa sarà predominante nel futuro del lavoro.
In generale, gli esperti prevedono che i prossimi 10 anni saranno caratterizzati da alcune tendenze chiave. Innanzitutto, i migliori luoghi di lavoro possiederanno aree tranquille in modo che i lavoratori possano rilassarsi e scegliere dove lavorare, eliminando del tutto i posti a sedere assegnati. Inoltre ci saranno più organizzazioni individuali di piccole dimensioni e meno gerarchia in generale, a beneficio del lavoro in team.
Quali sono i lavori del futuro?
Sebbene esista una parte di allarme sociale per gli impatti della tecnologia sul mercato del lavoro, non si possono sottovalutare le numerose opportunità che questa sarà in grado di offrire. Conoscere quali saranno i lavori del futuro può costituire un importante vantaggio competitivo.
Analizzando le principali tendenze tecnologiche e commerciali di oggi, una delle migliori professioni che emergeranno nei prossimi 10 anni è quella dell’assistente di shop online. Questa figura si concentrerà sulla soddisfazione dei clienti fornendo loro consulenza virtuale sui prodotti. Un’altro lavoro del futuro tra i più quotati è quello del broker di dati personali, responsabile nel garantire che i consumatori ricevano un reddito dai loro dati.
Tra i lavori del futuro, considerato oggi molto stravagante, ci sarà poi il costruttore di viaggi o guida turistica in realtà aumentata e gli architetti dello spazio.
Ma senza doversi necessariamente spingersi così oltre ipotizzando lavori ad oggi inesistenti, alcuni dei lavori del futuro sono già presenti e saranno sempre più richiesti; altri vivranno sicuri stravolgimenti in nome di una maggiore efficienza spesso raggiunta tramite l’automazione dei processi.
Tra i “lavori del futuro” si segnalano le figure specializzate in nanomedicina, il manager della transizione digitale e il machine learning specialist, che si occuperà di sviluppare algoritmi orientati all’apprendimento di informazioni e comportamenti da parte delle macchine.
Anche gli ingegneri robotici, gli specialisti di big data e cloud e gli analisti della cybersecurity saranno molto richiesti in futuro, così come tutte le figure lavorative che orbiteranno attorno alla tutela e alla salvaguardia ambientale.